Sicilia, la mia storia d'amore
Io ti amerò per tutta la vita. Ti amerò in ogni soffio di vento che giunge a sussurrarmi dalle onde del mare o che, dolcemente, mi canta la musica delle foglie tra le fronde dei tuoi boschi.
In ogni mio respiro ti amerò, con forza e con dolcezza.
Ti amerò con la rabbia di un animale ferito, con il dolore per lo scempio delle tue vallate e delle tue sacre dimore.
Ti amerò contro l'ingordigia di chi continua impunito a depredare la tua bellezza e avido di potere, costruisce il letto della propria e dell'altrui morte.
Come si ama la madre ti amerò, con in mente tutti i tuoi profumi intatti.
Sarai nell'odore del mare, della zagara all'alba, del gelsomino arrampicato ai portoni delle "vanedde", della terra riarsa, umida all'acquazzone d'agosto.
Ti cercherò, percorrendo le tue strade, le tue cale, i tuoi castelli. Ascolterò il canto dei tuoi borghi. Amerò con umiltà e passione ogni riflesso del tuo mare e tutti i secoli che ti hanno creata a me, così come sei, bella, imperfetta, fragile, forte e crudele.
Di te mi nutrirò, raccoglierò i tuoi frutti, in punta di piedi tra un cespuglio di more, sotto un albero di fichi, tra le rocce ricche di capperi, nei sentieri di montagna odorosi di funghi e castagne.
Ti leggerò nelle pagine di chi, meglio e prima di me, ti ha amata e cantata. Sarai nei versi dei poeti, di chi si è seduto in silenzio ad osservare ed ha saputo raccontare la tua nostalgia e "lu scruscio di lu to mari" .
Ti amerò anche nell' orrore, nel disagio, nella miscredenza, nell'ignoranza e nell'omertà, che lascia da sola una voce e voltando le spalle al giusto, lascia indietro chi ancora è capace di sognare.
Sarai nel ricordo delle mani di chi mi ha cresciuto, nelle "vanniate" dei mercati, nei colori della variegata umanità, che ti percorre.
I miei tramonti e le mie albe, i pleniluni e le stelle cadenti, l'acciaio, il rosa e il blu del mare inghiottito dalla sera, la spuma bianca che accarezza la battigia.
Ti amerò cercandoti al dì là dei luoghi comuni e affollati, per le trade sterrate, tra cascate, ruscelli e grotte abbandonate.
Ti amerò tra le tue rovine.
Ho già trascorso gran parte della mia vita tra le tue braccia e se pur mi allontano da te, è sempre per ritornare.
Ti amerò per tutta la vita ed in questo sentimento, voglio assopirmi alla fine dei miei giorni, disperdere le mie ceneri tra il mare ed i tuoi monti e diventare te per sempre.
Cacciatori di orizzonti
Foto e testo di Maria Spalletta
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