Tana di Linguaglossa



Mi hanno detto che si chiama Tana.

O almeno così la chiamano coloro che me ne hanno parlato, ma non escludo che in paese la chiamino anche con altri nomi. 
Da ciò che mi hanno raccontato, pare che, alcuni la chiamino Filippa e altri ancora con particolari nomignoli che, chi me ne ha parlato, nemmeno ricordava. 
Comunque, per la persona che mi ha raccontato le sue vicende e che ha personalmente scelto di darle questo nome, lei è e resterà sempre Tana e di conseguenza anche per me che ne scriverò.
Ma di chi vi parlo in definitiva? 
Chi è Tana?
Aspetto pacifico, animo buono, sguardo dolce. 
Si presenta puntuale ogni sera, tra le 20.30 e le 21.15 circa, alla trattoria "Linguagrossa"ed è un ospite di riguardo, atteso da tutto il personale. 
Da oltre due anni la sua presenza è quotidiana. Si avvicina al locale con tranquillità, si siede e attende di essere servita. All'inizio, quando si presentò la prima volta, era magra e macilenta. 
Destò subito tenerezza e simpatia per i suoi modi garbati e la compostezza nell'attendere che qualcuno le portasse qualcosa. 
Da allora ad oggi Tana è riuscita a conquistare l’affetto, non solo della trattoria, ma dell' intero paese di Linguaglossa, dove soggiorna stabilmente. 
Dopo le sue prime cucciolate, la gente del posto ha pensato di provvedere a sterilizzarla, onde evitare di metterla ulteriormente a rischio. 
Così gli esercenti del paese, hanno contribuito a pagare i costi dell' intervento. Chi vuol bene a Tana si è occupato di provvedere al suo benessere, alla sua alimentazione ed ad acquistarle periodicamente i prodotti anti pulce.
Tana sfoggia fiera per le strade di Linguaglossa il suo collarino. 
Tutti la amano ed è la beniamina dei turisti.
Nelle sere d’estate si presenta serena sulla piazza principale dove vengono montati i tavoli del ristorante e nonostante riceva regolarmente la sua cena, non disdegna di assaggiare ciò che i commensali più attenti le porgono.
Ha una vita piuttosto regolare, socievole e libera. Trascorre le sue mattinate a prendere il sole vicino il negozio di frutta e verdura di “Franco da frutta”.
Proprio di fronte al negozio c’è la sua casa.
Un’ampia cuccia con tettoia che la ospita quando vuole riposare al riparo e durante la notte.
Per il resto lei è sempre in giro. 
Amica di tutti, gentile, sa come farsi voler bene. 
Spesso la si vede fare un tratto di strada con qualcuno, accompagnare qualcun’altro a fare delle competere in qualche negozio ed attendere pazientemente fuori. 
Come questa “cagnolona marrone dagli occhi buoni”, sia riuscita a farsi voler bene e coccolare da un' intero paese, resta ancora oggi un mistero. Con dolcezza Tana è riuscita in una piccola duplice magia: conquistare una vita libera e godere dell’affetto delle persone.
Forse ciò è stato possibile perché Tana, con il suo passo ondeggiare ed i suoi chili in più, oggi incarna la voglia di libertà e la purezza delle anime semplici. 

Il suo sguardo si fida del mondo.
 
Questo è ciò che più di ogni altra cosa si percepisce osservandola.

Tana si fida dell'uomo, come noi uomini ormai non sappiamo più fare. 

È disarmata e per ciò stesso disarma chi le si avvicina.

Nessuno di noi esseri umani, ben pensanti e analitici, è capace di approcciarsi agli altri con la stessa serenità con cui questo semplice cane di paese, riesce a tirar fuori il buono dalle persone a cui si accosta.

Sarà forse per questo suo modo di essere, per la serenità che desta osservarla così, fiduciosa della vita e fedele a chi le sa mostrare affetto e attenzione, che Tana ha conquistato i nostri cuori, contribuendo a rendere più sensibile un'intera comunità.

Seduta  sul marciapiede Tana sa che oggi sarà un bel giorno come ieri, come domani.

Testo di Maria Spalletta 



 

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