Macalda di Scaletta Zanclea
Che la storia la scrivano i vincitori è cosa cognita. Se poi lo sconfitto in questione è una donna, anticonformista e di spirito libero, immaginate con quali intercalari, appellativi e aneddoti talvolta fantasiosi, è possibile per chi scrive al soldo del potere, narrare le vicende di questa figura; dotata non solo di bellezza e intelligenza fuori dall'ordinario, ma anche di potere, istruzione, capacità di usare le armi e destreggiarsi egregiamente con gli scacchi al pari di un uomo, al punto da diventare la prima scacchista siciliana. Nel 1200, in un epoca in cui era inconcepibile che una donna attirasse a sé tali e tante prerogative, sottraendosi volontariamente al ruolo convenzionale di brava moglie e madre, l'immagine che di questa donna si tramanda viene demonizzata dai suoi detrattori e consegnata alla damnatio memoriae, con racconti taglienti tanto quanto le spade con le quali abilmente si destreggiava. Per svelare l'identità di questo personaggio, bisogna fare u