Parco S. Jachiddu, "non stare dove non fiorisci".
Ci si aggira feroci, scostanti, diffidando gli uni degli altri. La fregatura è la prassi, la farsa il vero, l'apparenza sostituisce il reale. Tutti sulle difensive, tutti proiettati in avanti. Che poi, avanti dove? Avanti a chi? Per arrivare a conquistare che cosa? Esiste un'alternativa a tutto questo? Esiste la possibilità di ritornare ad avere fiducia negli altri e nella bellezza? Oppure tutto, ma proprio tutto, deve andare avanti solo se profittevole, producente ed economicamente rilevante? Esistono luoghi e persone che ci fanno ancora sperare che il cambiamento è possibile? Che, “si può fare”, “si può realizzare”? La notizia positiva è che: - “SÌ! Esistono, luoghi e persone che insieme creano energia, valori, messaggi, esempi, risorse e speranza”. Sono come pietre preziose che, con perseveranza, in silenzio cantano. Resistono, gioiscono, pregano e svelano il Vero e il Bello nella semplicità. Uno di questi luoghi di cui, “se ne tacessimo, parlerebbero le pietre”, è