IX strada... l'ingresso più a sud di Vendicari


Il nostro approfondimento  di oggi  riguarda un' esperienza di cui abbiamo in  parte già raccontato , la conosciutissima oasi protetta di Vendicari e nello specifico  la IX strada l'ingresso più a sud dell'oasi. 

Il testo riprende quasi interamente un articolo pubblicato su un noto quotidiano on line con il quale collaboro, ma è correlato da foto scattate personalmente sui luoghi.

La IX strada di cui oggi vi parleremo, costituisce l'ingresso più a sud dell' oasi protetta di Vendicari ed è situata nei pressi della famosa spiaggia di S. Lorenzo.

Questo lembo di costa, pur essendo posto nelle vicinanze di una delle spiagge più note e gettonate della nostra isola, costituisce una parentesi in cui la presenza umana è meno invadente e l'ambiente, più selvaggio, disvela una bellezza naturalistica inaspettata.

Il tratto della IX strada è segnato da alcuni cartelli, la stradina conduce ad un parcheggio, nei pressi dell'ingresso. Da qui si diparte un sentiero segnato tra le rocce, che conduce ad una prima piccola spiaggia, costituita da un tratto recintato e protetto, dove è fatto divieto assoluto di ingresso e di balneazione, perchè oasi faunistica per le tartarughe caretta caretta che in questi luoghi vengono a deporre le loro uova. Si prosegue il sentiero e un po' più in là, si scorge un'altra caletta sabbiosa, di pregevole bellezza, caratterizzata dalla presenza di piccole grotte di arenaria. Il tracciato del cammino prosegue inoltrandosi nella riserva. Poco distante dalle calette, la vegetazione tipicamente mediterranea è ricca di varie specie di piante. Rossi licheni coprono le rocce, palme nane, piccoli cespugli di piante semigrasse con i loro fiori colorati, e cespugli di timo, restituiscono ai nostri occhi un ambiente naturale integro e perfettamente armonizzato con il colore del mare all' orizzonte.

Proseguiamo ed il tragitto ci conduce davanti ad una statua: il mezzo busto nudo di un uomo, un profugo nell’atto di coprirsi il corpo con le braccia, si erge rivolto infreddolito ed impaurito con lo sguardo verso il mare. Posto in questo luogo in memoria delle diciassette vittime tra egiziani e palestinesi che nel 2007, in una notte di fine ottobre, persero la vita nel tentativo di raggiungere le nostre spiagge, questo monumento ci ricorda il dramma dei morti in mare, la dolente umanità in transito sul Mediterraneo. Sotto il busto della statua, un "cumulo di pietre", si ammassa ed aumenta di volume ad ogni passante che, volgendo lo sguardo a questa umanità nuda e sofferente, ripone una pietra sull'altra. Un pensiero sull'altro, ogni sasso è una preghiera, per coloro che non sono mai approdati, per non dimenticare l'indefinito numero di sogni, speranze e preghiere, interrotte...annegate nel azzurro del mare all'orizzonte.






Proseguiamo lungo il percorso per un centinaio di metri. Ai nostri occhi si apre uno scenario unico che offre un'ampia panoramica su tutta la riserva e li vicino una nuova cala e poi una baia da sogno, con un mare che decanta tutte le tonalità del turchese. È la lunga spiaggia di Cittadella dei Maccari con alle spalle l'antico sito bizantino. 


L' oasi è un territorio tutto da scoprire a tappe e a giorni ed ingressi differenti. Si assapora la lentezza ed il piacere del cammino, delle nostre ombre proiettate sulla sabbia e del vento che accarezzandoci cancella le orme e restituisce alle spiagge le egagropili o palle di Nettuno.

La IX strada è stata una piacevole e toccante scoperta, ci ha accolto con cale e spiagge meravigliose ed un mare dai bassi fondali ci ha cullati restituendoci equilibrio ed armonia con l'ambiente circostante. Consigliamo di visitare l'ingresso dalla IX strada e l'oasi in periodi lontani dal sovraffollamento, per godere al meglio ed in maniera più immersiva dei suoni, dei profumi e dei colori che caratterizzano l'atmosfera di questi luoghi.

Il mare testimone di secoli, la spiaggia nel suo continuo bacio di onde e la flora che incornicia lo spettacolo di questa natura, sono gli elementi fondamentali di un'esperienza che resta nel cuore.

Cacciatori di orizzonti 

Testo di Maria Spalletta 















































Commenti

Post popolari in questo blog

Tana di Linguaglossa

Buccheri, alla scoperta di un tesoro di Sicilia

Ri.Bo. 104, Ambrogio Daniela ed il loro sogno.