L'eremita, la grotta, il luogo dell'anima, S. Corrado fuori le mura.
Poco fuori dalla cittadina di Noto, si trova un piccolo scrigno di pace e bellezza, un luogo dedicato all'anima, alla contemplazione e alla preghiera, che prescinde dalla religione in sé e coinvolge il visitatore in un viaggio meditativo ed in un percorso che tra arte, cultura e devozione, rende partecipi di un mondo e di una natura mistica e generosa.
In un contesto di ricercata pacificazione dello spirito, si erge scavato, "appoggiato"ad un costone roccioso, un santuario dalla singolare bellezza.
Il nostro blog di oggi ci porta nei pressi di Noto a 5 chilometri dal centro cittadino, nella suggestiva Valle dei Miracoli.
Qui sorge un santuario settecentesco, costruito nel luogo in cui S. Corrado Confalonieri, patrono della città, di Noto, visse in eremitaggio dal 1322 al 1351, all'interno di una grotta ancora oggi visitabile.
L'ingresso a questo luogo di preghiera è costituito da un viale costeggiato da un florido giardino che conduce fino alla chiesa.
A metà del percorso, sulla sinistra si diparte una scala scavata nella roccia del costone, percorrendola si arriva alla grotta dove l'eremita Corrado trascorse la sua vita. Il luogo, oggi è meta di numerosi devoti al suo interno presenta numerose testimonianze di preghiere ed ex voti per le grazie ricevute dai fedeli.
Tornando indietro, si percorre l'ultimo tratto del corridoio alberato, qui l'ingresso alla chiesa è molto suggestivo, la parete rocciosa e la facciata si toccano ed amalgamo come un abbraccio.
La visita in questo luogo è come un balsamo per l'anima, una passeggiata tranquilla nella pace che ha inspirato uomini di fede, secoli prima di noi e di cui ancora oggi possiamo udire gli echi
Uscendo fuori nel piazzale d'ingresso non dimenticate di bere le fresche acque della fontana di S. Corrado e per gli amanti delle passeggiate, di incamminarvi lungo il sentiero laterale in pietra che conduce al cuore del centro storico di Noto.
Un caloroso saluto, "in cerca di pace" i vostri Cacciatori di orizzonti"
testo di Maria Spalletta
Commenti
Posta un commento