Il solco dei secoli e il riflesso del mare, Vendicari
La conosciutissima oasi protetta di Vendicari, non smette mai di emozionarci. Con i suoi 13 km di costa, offre un mare e degli scorci paesaggistici talmente suggestivi da mozzare il fiato. Il nostro blog di oggi non è incentrato sulla spiegazione delle varie spiagge e calette, che facilmente potrete reperire sul sito ufficiale, quanto piuttosto dettato dall'emozione che la personale esperienza di questi luoghi ci ha donato.
Visitata più volte da diversi punti di accesso quest'oasi ci ha offerto ogni volta un'esperienza diversa ed un ricordo speciale da conservare nel cuore.
Tramonti su aree palustri, incorniciati da voli di fenicotteri ed altri uccelli migratori, scorci di vita marinara, resti di insediamenti legati alla pesca e produzione del tonno. La torre federiciana memoria dei secoli, posta come la prua di una nave su un mare dai colori cangianti.
Una passeggiata nell'oasi di Vendicari è consigliata durante tutto l'anno.
A noi è capitato di visitarla sia in estate che in inverno ed ogni volta ci ha offerto un esperienza bellissima e diversa. Si cammina lungo il solco della storia, tra i resti di un'economia della pesca agli albori dell'industrializzazione.
Si respira l'odore del mare, della terra e di una flora ricca ed incontaminata. Si sosta davanti ad un monumento che ci ricorda il dramma dei morti in mare, la dolente umanità in transito sul Mediterrano e lì vicino un "cumulo di pietre" che si ammassa ad ogni passante che volge lo sguardo a questo simbolo di umanità nuda e sofferente, una pietra sull'altra, lasciata per non dimenticare l'indefinito numero di sogni, speranze e preghiere, interrotte...annegate nel azzurro del mare all'orizzonte.
È un territorio da scoprire a tappe e a giorni, assaporando la lentezza ed il piacere del cammino, delle nostre ombre proiettate sulla sabbia e del vento che cancella le orme e restituisce sulle spiagge le egagropili o palle di Nettuno.
Consigliamo di visitarla in periodi lontani dal sovraffollamento dei giorni feriali estivi, perché spesso la troppa confusione rovina la magia del paesaggio, è invasiva ed inquinante e non permette di cogliere in pieno l'atmosfera dei luoghi.
Vi lasciamo alcune foto di giorni felicemente trascorsi in questi suggestivi luoghi, come spunti di riflessione e di escursione, sperando di condividere con voi le nostre e vostre esperienze reciprocamente.
Alla prossima, i vostri Cacciatori di Orizzonti
testo di Maria Spalletta
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