I tesori del MuMe di Messina
Le prime domeniche del mese ad ingresso gratuito, sono sempre un occasione appetibile per conoscere o rivisitare vari siti archeologici e museali.
Sul sito "domenica al museo" troverete tutto l'elenco regione per regione, con luoghi ed orari per poter agevolmente organizzare le vostre visite.
Nel blog di oggi abbiamo il piacere di raccontarvi del museo più grande del Meridione, il MuMe, Museo Regionale Interdisciplinare di Messina, che ci ha piacevolmente stupiti con le sue collezioni ed i suoi capolavori. Un patrimonio di opere pittoriche e scultoree di inestimabile valore, che spazia da Antonello da Messina ad Alibrandi, Montorsoli, Rodriguez e Caravaggio.
L'interdisciplinarita' del museo è data dalle diverse collezioni archeologiche, numismatiche, di arti decorative ed arredi sacri: un totale di 7.855 opere di cui 750 esposte in 4.160 mq, a cui vanno aggiunti i 1.330 mq della vecchia sede del museo, ex filanda Mellinghoff.
L'ingresso del museo da viale della Libertà è particolarmente suggestivo e si snoda lungo un viale alberato che attraversa un giardino espositivo. Un museo a cielo aperto in cui sono istallate opere provenienti dal recupero di monumenti e chiese cittadini a seguito del tremendo terremoto che distrusse la città nel 1908.
Il cammino lungo questo tragitto oltre ad essere un omaggio all'arte ed alla bellezza della città di Messina ante terremoto, testimonia la resilienza dl di un intero territorio che ha lottato per salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio, cercando di risorgere da un evento così drammatico che è stato, è continua ad essere una ferita aperta per la città e per la sua popolazione.
Si attraversa questa magnificenza con stupore, malinconia e speranza.
La speranza di futuro nuovo, la fiducia nei confronti di un' umanità che riesce a mettere in campo nei momenti di maggiore bisogno, la forza necessaria per rialzarsi dalle proprie rovine.
L'ingresso all'edificio museale si snoda in un percorso a spirale che parte dal basso e prosegue per i piani alti attraverso un viaggio nel tempo, che inizia dal dodicesimo secolo e finisce nel diciottesimo secolo, attraversando anche una fase di esposizione archeologica con sarcofagi e reperti di origine tardo romana.
Tutte le epoche sono egregiamente rappresentante da operare di grandissimo pregio che testimoniano come la città di Messina sia stata nei secoli fulcro di scambi sia commerciali che culturali tra diverse popolazioni.
Lungo questo viaggio nel tempo si passa infatti dalle incisioni di cultura araba, al manierismo, alle perfezioni delle descrizioni di città lontane. In un piccolo affresco risulta evidente ad esempio la perfetta l'esposizione pittorica della città Belga di Bruges, porto di scambio di arte e commerci con la nostra città dello stretto.
A queste opere straordinarie segue poi un'esposizione di grandissimi artisti del panorama dell'arte italiana tra cui Antonello da Messina nel periodo tardo medievale con il Polittico di San Gregorio del 1473 e Caravaggio con la Resurrezione di Lazzaro e l’Adorazione dei pastori, dipinti durante il suo soggiorno in città, tra il 1608 e il 1609.
Si prosegue con le collezioni del Settecento e dell'Ottocento e con l'esposizione della spettacolare carrozza del senato di Messina a cui è dedicata un'intera sala.
Il percorso se pur ricco di opere è agevole e ben delineato. Si esce da questo luogo con il un sentimento di riconoscenza e orgoglio per la cultura ed i tesori d'arte che il MuMe raccoglie e offre ai suoi visitatori.
Questo museo è una perla per la città di Messina e per tutta la regione, un luogo da visitare dedicandovi il giusto tempo ed attenzione.
Sicuramente una visita al MuMe è un arricchimento da non perdere, un omaggio all'arte ed alla voglia di conoscere.
Augurandovi di visitare al più presto questo luogo, vi aspettiamo alla prossima scoperta.
Cacciatori di orizzonti
testo e foto di Maria Spalletta
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